Palazzo Luchini


Palazzo Luchini

Il Palazzo sorge sulla via centrale anticamente detta del Borghicciolo, subito sotto ai resti della torre dell’orologio, il palazzo attuale è dovuto ad una trasformazione seicentesca di numerosi case private accorpate in un unico edificio. Sulla facciata un bel portale di pietra seicentesco ed una porta lignea coeva.
Il palazzo nei primi anni dell’800 era abitato dalla ricca famiglia Brugi, una figlia di questa famiglia Clementina sposò il medico condotto Ranieri Luchini ed ebbero due figli Pirro (medico) e Odoardo (1844 - 1906 avvocato). Entrambi i figli furono volontari garibaldini nel 1866. Odoardo divenne deputato e senatore del regno, sposò Isabella Andreucci, figlia di Ferdinando senatore e ministro, ebbero un’unica figlia Matilde (1871 - 1948) pittrice dei Macchiaioli che sposò il cugino di primo grado, figlio dello zio Pirro, Garibaldi Luchini (1866 - 1945).
Matilde insieme ai genitori costruì il grande Giardino Romantico “Bosco Isabella” posto ai piedi del retro del palazzo sotto la strada, ebbe l’intuizione di trasformare una parte del grande palazzo in una pensione di élite tra il 1922 ed il 1940, si chiamava Pensione Vertumno, divinità etrusca, ed ospitò personaggi illustri della cultura dell’epoca: Bonaventura Tecchi scrittore, Romano Bilenchi scrittore, Antonio Baldini scrittore, Piero Bargellini scrittore e poi sindaco di Firenze, Mino Maccari scrittore e pittore, Ardengo Soffici scrittore e pittore, Nello Baroni architetto, Giorgio De Chirico pittore, Ottone Rosai pittore, Curzio Malaparte scrittore, Corrado Pavolini giornalista e poeta, Vittorio Rieti musicista e compositore, Benvenuto Disertori pittore ed incisore, Giorgio Castelfranco critico d’arte, Raffaele Franchi poeta e scrittore, Aniceto Del Massa critico d’arte, Clarice Tartufari scrittrice, Gherardo Casini editore, Enzo Fieramonte pugile ed attore, Berto Ricci matematico, Francesco Grazioli generale, Giuseppe Bottai scrittore, Dino Grandi ministro, Gabriele D’Annunzio poeta, Alessandro Pavolini intellettuale, Sisto di Borbone principe (fratello di Zita ultima imperatrice d’Austria), Gerto Snyder ministro olandese, Leon Konkochnitzkj musicista russo, Barjanski musicista russo, Henry Furst intellettuale, Marbury Somerwell architetto urbanista USA.
Le camere degli ospiti avevano tutte nomi di fiori e di colori e si affacciavano sulla via centrale e sul giardino del palazzo ricco di piante esotiche come i Gingko bilboa ed autoctone come i lecci, attraversando la strada si poteva accedere poi al grande Giardino Romantico. Matilde fece anche da maestra e mecenate al pittore futurista Gino Severini, che dimorò per due anni a Radicofani (il padre era usciere alla locale pretura).